Ombrelloni e sdraio selvaggi, parla il Comune

Dopo i sequestri della Guardia Costiera, l'amministrazione comunale fa chiarezza: "La spiaggia libera è di tutti, non si occupa in modo continuativo"

CECINA — "La spiaggia libera, per sua stessa definizione, è di tutti e nessuno può occupare uno spazio pubblico in maniera continuativa senza ledere il diritto di altri cittadini e/o turisti di avere la possibilità di usufruire dello stesso spazio". Dopo l'operazione della Guardia Costiera che ha portato al sequestro lungo un tratto di spiaggia libera di varie attrezzature da mare lasciate lì, il Comune fa alcune precisazioni.

"La disciplina delle attività balneari per gli aspetti connessi all’uso della spiaggia e la corretta fruizione del Demanio Marittimo per finalità turistico-ricreative - scrivono in una nota dal municipio - è di competenza dei Comuni in attuazione dell'art. 87 comma 3 della L.R. Toscana n. 88 del 1 Dicembre 1998. Mentre per quanto riguarda gli aspetti relativi all’apprestamento dei servizi di salvataggio, alla sicurezza per la balneazione dei fruitori delle spiagge, alla regolamentazione dell’uso degli specchi acquei lungo il litorale sono emanate dall’Autorità Marittima competente. Il Comune pertanto in ossequio a quanto sopra descritto ha l’obbligo di emanare ogni anno un’apposita ordinanza in cui vengono precisati tutti quegli adempimenti necessari alla sicurezza dei bagnanti, vengono fissati i criteri per la pesca, gli obblighi degli stabilimenti balneari, l’accesso alle spiagge e anche tutto quanto è vietato o consentito fare alle persone al fine di permettere a tutti di usufruire di spiagge, pinete e mare".

"Purtroppo - aggiungono dal Comune - assistiamo ogni anno alla negazione di questa semplice regola del vivere civile. Perché sia sul nostro litorale che sull’intero territorio costiero nazionale vengono registrati comportamenti irrispettosi che impediscono ai cittadini corretti (quelli che ogni sera si riportano a casa l’attrezzatura da mare) di poter avere accesso e utilizzare le spiagge al pari degli altri. Eppure le spiagge sono un bene pubblico, patrimonio di tutti e come tale vanno salvaguardate e garantite. Da qui la necessità di stabilire regole per una convivenza civile di quanti amano il mare e l’ambiente circostante".

L’ordinanza di balneazione viene pubblicata on line sul sito del Comune e affissa sul territorio, in italiano e inglese.

"Il Comune - replicano dal municipio alle accuse di alcuni che lamentano la condizione delle spiagge -, con l’approssimarsi della stagione estiva, si attiva anche con altri servizi e iniziative finalizzate ad una migliore accoglienza. Fra queste attività vi è senz’altro l’organizzazione della pulizia degli arenili, affidata alla società Rea, che gestisce il ritiro dei rifiuti e l’implementazione della raccolta differenziata, attraverso l’installazione di cestini diversificati a seconda della tipologia di materiale. Inoltre viene stilato un Piano di Salvamento collettivo a tutela dei bagnanti che prevede postazioni fisse di bagnini, fornite di strumentazione idonea al primo soccorso, tra le dotazioni vi sono anche i defibrillatori. Infine, per garantire una completa accessibilità alle spiagge da parte di tutti, sono state collocate passerelle di legno sia presso i vari stabilimenti ma anche in corrispondenza degli arenili pubblici e fornite sedie job per l’entrata in acqua da parte dei disabili".

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