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Attualità giovedì 20 ottobre 2016 ore 15:35

"Si sta demolendo l'ospedale"

La dura accusa dei movimenti civici alle istituzioni locali sulle vicende della sanità pubblica nel territorio della Valdicecina



CECINA — "Con l’annuncio del superamento del centro unificato prenotazione dell’ospedale è iniziato un tiro al bersaglio sul personale del CUP dove si vuol lasciar intendere che è questa la fonte di tutti i problemi delle liste d’attesa. Il dato di fatto reale è che gli operatori del CUP comunicano semplicemente ai cittadini le disponibilità inserite dalla dirigenza ASL nei terminali ed è a quest’ultima che spetta ogni responsabilità nell’organizzazione delle risorse per erogare i servizi. Merita anche di essere denunciato l’atteggiamento nei confronti di questi lavoratori dipendenti che vivono senza sapere nulla del loro futuro prossimo, ormai presente visto che si parla di gennaio, e sono privi di alcuna comunicazione ufficiale della ASL che ha appaltato a ditte esterne il lavoro dei CUP".

E' questa la accusa fatta dai movimenti civici Ucmp con Alessandro Sasha Lucibello Piani che parla di "Demolizione controllata dell'ospedale"

"La vera notizia è che assistiamo all’ammissione che la sanità pubblica toscana non va così bene come si è raccontato fino ad oggi sia per le liste d’attesa che per la gestione dei percorsi per le malattie croniche, malattie che il piano sanitario regionale ha definito come “prossimo tsunami” devastante per il servizio sanitario. Una ammissione che è un inevitabile giudizio negativo ufficiale sulle  riorganizzazioni sanitarie di questi anni propagandate come azioni per migliorare i servizi ma che erano solo mascheramenti dei tagli al personale e della riduzione delle risorse dove non si è minimamente tenuto conto dei tanti suggerimenti provenienti dai cittadini e dal territorio.
Emerge da mesi che il Pd ha ufficialmente sdoganato la privatizzazione della sanità pubblica propagandando l’ingresso del “salvifico” privato nel settore delle analisi, una strategia pianificata da tempo per spostare ingenti risorse della spesa sanitaria dagli ospedale alle aziende private dove sono gestibili con meno vincoli e depauperare ancora di più l’offerta pubblica.
Tra le righe delle dichiarazioni del sindaco Lippi di questi giorni si legge che per il superamento del CUP siamo di fronte ad un piano metodologico “ancora tutto da studiare” e che servono “strutture che lo gestiscano e finanziamenti che lo supportino”. Quindi abbiamo una riorganizzazione che a pochi mesi dal via è ancora priva di un progetto e di risorse, un altro annuncio e come spesso è capitato, l’obbiettivo
politico c’è ed è chiaro, ma non sanno ancora come raggiungerlo.
Nel mentre ricordiamoci che lo studio che doveva giustificare la decisione di fondere la sanità di Cecina con quella di Piombino non è ancora arrivato a due anni dall’annuncio, d’altro canto serviva solo l’annuncio per arginare le critiche. Ora siamo di fronte alla stessa strategia per il Cup, un altro passo per la demolizione controllata della sanità pubblica locale in Val di Cecina, vero mandato conferito al Sindaco di Cecina Lippi
dal governatore Rossi".


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