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Cultura lunedì 29 dicembre 2014 ore 10:20

'Noi Inuit. I popoli del freddo artico' in mostra

Immagine di repertorio

Fino al 25 gennaio uno spaccato di vita quotidiana degli eschimesi direttamente a Cecina: oggetti, abiti, armi che risalgono anche alla fine dell'ottocento



CECINA — La cultura del popolo Inuit, un tempo conosciuto come Eschimese, presenta tratti assolutamente originali dal punto di vista antropologico, caratterizzati da condizioni di vita estreme e da usanze e abitudini millenarie, conseguenza di un processo di adattamento tanto arduo quanto perfetto.
 La mostra Noi Inuit. I popoli del freddo artico, realizzata dalla Fondazione Geiger e curata dal direttore artistico Alessandro Schiavetti, fornisce uno spaccato della vita quotidiana tradizionale di questo popolo, focalizzandosi sulle attività di sostentamento come caccia e pesca, sulle modalità di trasporto e di svago, giochi e danze, e sulle credenze legate a miti e leggende.

L'esposizione è aperta al pubblico fino a domenica 25 gennaio 2015, con ingresso gratuito, presso lo spazio espositivo della Fondazione Geiger in piazza Guerrazzi 32 a Cecina tutti i giorni dalle 16 alle 20.

Sono esposti reperti etnografici di grande importanza storica e artistica: indumenti, strumenti di lavoro, armi per la caccia, mezzi di trasporto, giocattoli, oggetti domestici e cultuali, arte e statuette in vari materiali, frutto delle esplorazioni e delle diverse ricerche etnografiche condotte tra il Canada, la Groenlandia e l’Alaska in un periodo compreso approssimativamente fra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del secolo scorso.

I reperti etnografici provengono da musei nazionali e stranieri, come il Museum der Kulturen Basel, l’Istituto Geografico Polare “S. Zavatti” di Fermo, il Museo degli sguardi – Raccolte etnografiche di Rimini, la Collezione Guido Monzino (FAI – Fondo Ambiente Italiano, Villa del Balbianello, Lenno, CO), ItaliaAmmassalik (Associazione culturale e di cooperazione internazionale, Genova), nonché da diverse collezioni private.

Gli oggetti saranno presentati al pubblico in accattivanti ricostruzioni scenografiche artiche e contestualizzati attraverso un percorso didascalico-informativo sulla vita e la storia della popolazione inuit.
 In mostra anche rarissime fotografie storiche, provenienti dagli archivi del National Geographic e dell’Arktisk Institut danese, e proiezioni di video etnografici concessi dal National Film Board of Canada.
Al fine di poter meglio contestualizzare le vicende e le dinamiche delle popolazioni circumartiche, completa la mostra una panoramica sui problemi ambientali del Polo Nord e le conseguenze negative che essi provocano sugli insediamenti umani e sul modo di vivere degli Inuit.

La mostra ha ottenuto i patrocini del Ministero degli Affari Esteri, di Regione Toscana, della Reale Ambasciata di Danimarca, del Government of Nunavut e dell’Inuit Circumpolar Council.


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