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Cronaca giovedì 11 maggio 2017 ore 13:39

Tartarughe intrappolate nelle reti dei pescatori

Sono state salvate dal personale Arpat che le ha poi trasferite all'Acquario di Livorno dove verranno verificate le condizioni di salute



ROSIGNANO M.MO — I tecnici di Arpat sono intervenuti su segalazione di alcuni pescatori per il recupero di due esemplari di tartaruga marina rimasti intrappolati nelle reti da posta a Vada e Livorno. Le testuggini sono state trasferite nelle vasche curatoriali dell'Acquario di Livorno per verificare il loro stato di salute. Quando staranno bene torneranno in mare.

L'intervento è avvenuto ieri mattina. Al lavoro operatori biologi del Settore Mare di Arpat. I due esemplari di tartaruga marina sono della specie Caretta caretta ed erano rimasti intrappolati nelle reti da posta.

I pescatori hanno contatto Arpat che interviene in qualità di organo tecnico della rete regionale per il recupero degli esemplari di cetacei, tartarughe e pesci cartilaginei, spiaggiati o catturati accidentalmente in Toscana.

"Le tartarughe - hanno spiegato da Arpat - si presentavano vive ma poco reattive e sono state trasportate nell'Acquario di Livorno per l'opportuna ospedalizzazione". 

Si tratta di due esemplari con le seguenti caratteristiche:
tartaruga recuperata a Livorno
esemplare pescato a Livorno (dietro il molo Nuovo, profondità circa 12 m), lunghezza totale 69 cm, lunghezza curva carapace 49 cm, peso 14 kg (sopra)
tartaruga recuperata a Vada
esemplare pescato allo Sperone di Vada, (profondità circa 21 m), lunghezza totale 69 cm, lunghezza curva carapace 49 cm, peso 14 kg (sopra)

"Gli animali, che hanno dato segni di ripresa una volta ospitati nelle apposite vasche curatoriali, saranno trattenuti in osservazione per un certo periodo per verificarne l'effettivo stato di salute. I due esemplari non riportano segni evidenti di ferite o lesioni sul carapace. Verranno effettuati prelievi ematici per verificare lo stato di salute e procedere con eventuali terapie. Appena il loro stato di salute (la loro reattività e mobilità, nonché la capacità di alimentarsi) sarà di nuovo ottimale, gli esemplari verranno liberati in mare aperto".


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