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Attualità martedì 02 agosto 2016 ore 12:01

"Tekva è un nodo da sciogliere"

Lo stabilimento Tevka (foto sarplast.com)

Sinistra per Santa Luce richiama l'attenzione sulle condizioni dei lavoratori: "Le maestranze sono in difficoltà, la situazione è precaria"



SANTA LUCE — "Tra i nodi da affrontare vi è certamente quello delle attività agricole coi suoi lavoratori, che stanno pagando un duro prezzo alla crisi causata dal crollo del prezzo del grano, frutto di politiche nazionali e comunitarie che hanno depresso in modo inaccettabile il nostro mercato".

Sinistra per Santa Luce affronta l'argomento lavoro. Lo fa partendo dalla crisi degli agricoltori, i cui guadagni sono minati dai prezzo di mercato, tali da non garantire, in certi casi, il pareggio con le spese di produzione.

Ma il gruppo si concentra anche sulle condizioni di quello che i politici definiscono "segmento essenziale" del polo industriale. Ovvero lo stabilimento Tekva. Ubicata a Santa Luce, Tekva ha rilevato gli impianti di Iniziative Industriali e gestisce lo stabilimento sotto licenza Sarplast SA, con la quale ha un accordo esclusivo sia per l'utilizzo del marchio Sarplast che per la produzione di tubi e raccordi secondo gli standard e le specifiche Sarplast. Lo stabilimento, su un’area di 140mila metri quadri - si legge sul sito - di cui oltre 10mila coperti, ha 4 linee di produzione, una capacità produttiva di 15mila tonnellate l'anno e impiega oltre 100 persone.

Tekva opera in Italia e all’estero nel mercato delle opere civili, dell’Oil&Gas, del settore Elettrico, degli impianti di dissalazione e dei grandi lavori industriali; ha sviluppato il Know How per la produzione di casing e filtri in vetroresina per pozzi d’acqua a grande profondità.

Secondo Sinistra per Santa Luce nello stabilimento Tekva (ex Sarplast) la condizione lavorativa vissuta ogni giorno dalle maestranze "è caratterizzata da enormi difficoltà: precarietà assoluta, condizioni di lavoro (per contesto e qualità) molto critiche, che ormai rischiano di essere una costante di questo segmento essenziale di un polo industriale per la cui difesa e sviluppo, ci siamo battuti e continueremo a batterci con forza".

"Noi crediamo che oggi serva uno scatto da parte dei lavoratori - dichiarano ancora - Il nuovo Governo locale può rappresentare in questo senso un’opportunità che si deve saper cogliere affinché il nodo lavoro (la sua qualità e la condizione di vita quotidiana in fabbrica) venga affrontato con più determinazione e forza".

"Che siano le Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie) per prime a farsi ufficialmente promotrici delle proprie istanze presso questa Amministrazione. C’è urgenza di fare un punto aggiornato sul Piano Industriale, sui nodi della sicurezza, sul futuro della fabbrica". 

"E’ nostra ferma convinzione che, seppur i problemi e le difficoltà non mancano e non mancheranno, perdere o anche soltanto procrastinare ancora a lungo l'occasione di poter trovare nella nuova Amministrazione una sponda attenta e affidabile circa il destino del polo industriale di cui Tekva è il più significativo perno, rappresenterebbe un grave errore che prima di ogni altro, sarebbero proprio i lavoratori e il territorio a pagare".


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