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Elezioni 2020 venerdì 18 settembre 2020 ore 09:29

Elezioni, lettera di Lippi ai candidati

Il sindaco di Cecina ha inviato una lettera aperta a tutti i candidati alla carica di presidente della Regione mettendo in evidenza le priorità



CECINA — "Sono Sindaco di Cecina dal 2014. Ho affrontato come altri colleghi sfide complicate e difficili, sia sul piano amministrativo che di governo, e mi sento adesso di scrivervi per esporvi quelli che sono i temi sui quali vorrei, mi aspetterei, particolare attenzione dal Governatore che sarà eletto. Perché è imprescindibile che il governo della Regione ascolti i territori e noi sindaci ne siamo i primi baluardi. Ecco quindi, da questa prospettiva, quali sono i nodi che meritano di essere affrontati e sciolti" scrive Lippi, elencando i nodi irrisolti:

  • SANITA’. La sanità toscana, e questa emergenza sanitaria ha contribuito a dimostrarlo, funziona e bene per quello che è il bisogno acuto grave, per tutti. Ciò che non funziona troppo spesso sono gli altri servizi, a partire dalle liste di attesa, un annoso problema che deve essere risolto una volta per tutta perché contribuisce anche a minare la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema e li spinge a cercare altrove risposte che invece la sanità pubblica deve essere in grado di dare. E ci sono criticità da affrontare come quelle legate alla mancanza di specialisti, alla difficoltà nel reperire professionisti per gli ospedali delle aree considerate periferiche semplicemente perché lontane dai centri universitari e poli di riferimento.
  • ACQUA PUBBLICA. C’è stato perfino un referendum. Io credo nella pubblicizzazione delle aziende riacquisendone gli utili. E l’uso pubblico dell’acqua dev’essere prevalente rispetto a quello agricolo e industriale. Fondamentali sono gli interventi di recupero delle acque piovane come quello di Pian di Goro, un invaso che consentirebbe di avere sostenibilità idrica e di influire fortemente sulla sicurezza idraulica di tutto il bacino.
  • FIUME ED EROSIONE COSTIERA. L’escavo del fiume è un intervento non più rinviabile, sia ai fini della sicurezza idraulica che della necessità di utilizzare quel materiale per il ripascimento delle nostre coste. La caratterizzazione del materiale prelevato dal fiume dimostra la presenza sì di metalli, ma “autoctoni”, parte del sistema, e invece la normativa ci obbliga a considerare quella preziosa sabbia come rifiuto e a conferirla in discarica, con costi considerevoli, mentre potremmo utilizzarla sui nostri arenili, laddove lo stesso fiume e le correnti poi la porterebbero. La stessa contraddizione vale per il trattamento delle alghe: Cecina è stata protagonista di un importante progetto sul recupero delle posidonie spiaggiate che sono state raccolte, ripulite dalle microplastiche e separate dalla sabbia. La sabbia è tornata sui nostri arenili per il ripascimento mentre le posidonie sono diventate materiale di recupero per la bioedilizia. Invece, secondo la normativa, queste alghe nel momento in cui vengono raccolte diventano rifiuto e come tale devono essere trattate. Serve un cambio di mentalità e di regole che consenta di considerare questi materiali risorsa e non rifiuto.
  • RIFIUTI ED ECONOMIA CIRCOLARE Legato al punto precedente, c’è la necessità di investire in uno sviluppo sostenibile che può essere il volano di un nuovo modello di economia sociale, un’opportunità concreta di sviluppo per le Piccole e Medie Imprese locali per gli artigiani per i professionisti, un’opportunità di essere protagonisti della riconversione di un’economia basata sul rispetto dell’ambiente e del futuro dei nostri bimbi. Lo sviluppo di un’economia circolare con interventi volti al recupero, al riuso, al riciclo favorendo interventi di autoproduzione energetica risparmiando le risorse naturali deve essere favorito passando anche dalle eccellenze che già operano in questo campo, come il nostro Polo Tecnologico
  • DEMANIO MARITTIMO. I Comuni non possono gestire le concessioni demaniali marittime. Si tratta di un sistema che comporta un dispendio di risorse di personale con evidenti rischi per poi trasferire le risorse allo Stato senza consentire di concorrere alla gestione delle spiagge. Per questa ragione dal 2012 il Comune di Cecina ha avviato un percorso che consenta di non gestire più direttamente le concessioni.
  • PIT PIANO PAESAGGISTICO. La pianificazione urbanistica deve ovviamente tutelare il territorio e difenderlo dalle speculazioni ma senza ingessare la possibilità di sviluppo e l’economia. Serve un sistema che garantisca flessibilità e tempistiche tali da non osteggiare gli investimenti ma favorirli, laddove sostenibili e compatibili con la salvaguardia del nostro meraviglioso territorio. E soprattutto va rivisto il sistema che assegna alle Soprintendenze uno strapotere di veto, senza alcuna possibilità di dialogo nè controllo.
  • SCUOLA. Quello di cui si sente la mancanza e che sarebbe utile per coordinare interventi e gestione è un maggiore rapporto di condivisione e collaborazione con i provveditorati scolastici, a partire da quello regionale.
  • TRASPORTO PUBBLICO. Servono risposte più performanti e coincidenti con i reali bisogni dei cittadini, con un servizio pubblico che non si fermi di fronte a diatribe politico burocratiche.
  • INFRASTRUTTURE:
  • Casello autostradale di Rosignano, un paradosso, monumento a un progetto, e a un’epoca di investimenti, che non esiste più. Si parla di infrastrutture per la Toscana: questo intervento non è più rinviabile. Definitivamente cancellato il progetto del completamento dell’autostrada tirrenica, deve essere abolito anche il pagamento di quel pedaggio: 60 centesimi, percepiti come un odioso balzello, per il “privilegio” di percorrere i primi 4 chilometri di un’autostrada che non vedrà mai la luce e che si distinguono dagli altri solo per il colore verde dei cartelli.
  • Riqualificazione del collegamento Cecina-Volterra con la messa in sicurezza della SS68 e contestuale realizzazione di una parallela ciclovia, il ripristino della tratta ferroviaria a cremagliera tra Saline di Volterra e Volterra.
  • Sviluppo del tratto di ferrovia Collesalvetti-Vada che, collegato a Cecina, può andare a costituire un’unica arteria come metropolitana leggera con vettori elettrici che andrebbe anche ad inserirsi nell’asse più ampio che unisce Pisa a Firenze (People Mover)


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