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Imprese & Professioni mercoledì 29 aprile 2020 ore 07:35

Covid-19: ecco perché in Toscana alcune cartolerie sono ancora chiuse

Dalla Regione Toscana 3 le condizioni fondamentali per riaprire



TOSCANA — Il 14 aprile 2020 è stata una data importante per le cartolerie italiane, perché dopo settimane di lockdown queste attività commerciali hanno avuto finalmente il via libera del Governo e hanno potuto riaprire le porte al pubblico. In Toscana però, a due settimane dal decreto, alcune cartolerie sono ancora chiuse ed il motivo è piuttosto semplice. Alla vigilia della riapertura infatti, Enrico Rossi ha precisato in conferenza stampa che tali attività sarebbero potute tornare a regime, ma solo se in totale sicurezza. Il Presidente della Toscana ha quindi imposto 3 condizioni fondamentali, in assenza della quali anche le cartolerie sarebbero state costrette a tenere le porte chiuse.

È probabilmente questa la ragione per cui alcune attività che potenzialmente potrebbero essere aperte oggi ancora sono chiuse al pubblico. Tutti si stanno organizzando al meglio, per garantire sicurezza sia ai propri dipendenti che ai clienti ma non è un’operazione così semplice. Molte cartolerie vendono anche strumentazioni come stampanti e via dicendo. I macchinari per l’ufficio bisogna sceglierli bene ed è quindi normale che i clienti siano portati a toccare i prodotti o soffermarsi per qualche minuto all’interno del negozio.

Sanificazione prima della riapertura

Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è stato molto chiaro: innanzitutto per poter riaprire in sicurezza le cartolerie avrebbero dovuto sanificare i propri locali. Una misura certamente comprensibile, che però ha costretto i proprietari di tali attività ad organizzarsi alla svelta perché non tutti avevano previsto una sanificazione professionale, che comprendesse anche gli impianti di aerazione.

DPI per dipendenti e clienti

Secondo quanto raccomandato da Rossi, in ogni cartoleria tutti i dipendenti devono essere dotati dal datore di lavoro dei dispositivi di protezione individuale e quindi mascherine e guanti monouso ma non solo. Anche ai clienti devono essere messi a disposizione dei guanti e del liquido igienizzante per le mani. Possono essere ammesse all’interno del negozio solamente persone dotate di mascherina e gli ingressi devono essere contingentati, in modo da poter garantire il rispetto delle distanze di sicurezza.

Accortezze, queste, che ad oggi non ci sembrano nemmeno troppo strane ma che due settimane fa in molti non erano ancora preparati ad adottare. Anche solo recuperare un numero idoneo di mascherine era complicato e per tale ragione alcune cartolerie non sono riuscite ad aprire il 14 aprile, proprio perché sprovviste dei dispositivi di protezione indispensabili.

Gli ingressi contingentati

Alcune cartolerie hanno trovato difficoltà anche nell’organizzare gli ingressi , perché per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza occorre almeno una persona all’entrata che gestisca il flusso di clienti. C’è chi si è riuscito ad arrangiare coinvolgendo in questa mansione un proprio dipendente ma non tutti hanno avuto questa fortuna. In Toscana ci sono numerose cartolerie di piccole dimensioni, che non possono contare su un gran numero di operatori.

Per tutti questi motivi, alcune cartolerie si sono trovate in difficoltà e non sono riuscite a riaprire il 14 aprile ma hanno dovuto posticipare. Altre si stanno ancora organizzando ma a breve torneranno a regime, nel pieno rispetto delle norme e della sicurezza per tutti. 


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